Punto Informatico

martedì 25 gennaio 2011

Social Network e Chiesa



I "social network", a cui sempre più persone, soprattutto giovani, partecipano su Internet, offrono nuove opportunità di "condivisione", quindi di "dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive". Occorre però "evitarne i pericoli", quali "il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale". E' quanto afferma Benedetto XVI nel suo messaggio per la 45/a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si terrà a giugno, sul tema "Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale".

Papa Ratzinger non boccia l'utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione anzi ci dice che devono essere messi a disposizione delle persone ma mette in guardia dai possibili pericoli che questi strumenti possono nascondere come ad esempio “il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale"
L'utilizzo dei "social network" e la ricerca di un sempre maggior numero di "amici", ci porta alla sfida di non creare dei profili che non rispecchiano la nostra identità, dei profili creati ad hoc e quindi artificiali. Ci dice inoltre che "il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita. Anche nell’era digitale, ciascuno è posto di fronte alla necessità di essere persona autentica e riflessiva. Del resto, le dinamiche proprie dei social network mostrano che una persona è sempre coinvolta in ciò che comunica. Quando le persone si scambiano informazioni, stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali. Ne consegue che esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro."
In quanto alla proclamazione del Vangelo su internet, la raccomandazione è quella di inserire
contenuti dichiaratamente religiosi sulle piattaforme dei diversi mezzi, ma anche testimoniare con coerenza, nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare, scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo, anche quando di esso non si parla in forma esplicita.

Il testo completo lo potete trovare sul sito del Vaticano a questa pagina.

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